In occasione del Giorno della memoria, l’Archivio diocesano tridentino e la Biblioteca diocesana Vigilianum offrono l’opportunità di riscoprire la figura del vescovo trentino Giuseppe Placido Nicolini che guidò la diocesi di Assisi per ben 44 anni e durante gli anni della Shoah salvò non meno di 300 ebrei dalle persecuzioni nazifasciste.
“Da Trento ad Assisi: mons. Nicolini, il vescovo che salvò gli ebrei” è il titolo dell’incontro in programma domani, mercoledì 25 gennaio, alle ore 18, presso l’aula magna del Vigilianum. Interverrà lo scrittore umbro Paolo Mirti, nipote di don Aldo Brunacci (uno dei più stretti collaboratori di mons. Nicolini) e autore, tra l’altro, dell’opera teatrale “Nuvole”, del testo “La società delle mandorle: come Assisi salvò i suoi ebrei”, nonché del recente libro illustrato per ragazzi “Il campione e la bambina. Storia di Gino Bartali, postino segreto al tempo della Shoah”.
Giuseppe Placido Nicolini (Villazzano 1877 – Trento 1973), monaco benedettino, fu vescovo di Assisi dal 1928 fino al 1972. La sua azione a difesa degli ebrei ad Assisi gli valse il riconoscimento di “giusto tra le nazioni”.
Paolo Mirti presenterà la figura del vescovo di origine trentina dialogando con Katia Pizzini. Quest’ultima è anche autrice dell’introduzione al libro “Da Trento ad Assisi: Giuseppe Placido Nicolini, vescovo della città serafica” scritto nel 2014 da Francesco Santucci, libro che raccoglie scritti inediti di mons. Nicolini, in cui si evince la personalità forte e caritatevole del vescovo di origini trentine.