Papa Francesco: all’Opam, “le cause del sottosviluppo non sono state eliminate”

“Non può esserci sviluppo umano integrale senza educazione”. Lo ha ribadito il Papa, prendendo a prestito le parole di Paolo VI nella Populorum progressio, ancora “attuali” e il cui messaggio non è stato recepito. “Rendiamo grazie a Dio per lo zelo apostolico di don Carlo, per il suo cuore grande e la sua mente aperta”, l’omaggio di Francesco a don Carlo Muratore, fondatore dell’Opam (Opera di Promozione dell’Alfabetizzazione nel mondo), i cui volontari sono stati ricevuti oggi in udienza in occasione dei 50 anni di attività. “Come pure per il suo successore don Aldo Martini, che ha guidato l’Opera per vent’anni, recependo le sollecitazioni che venivano dalla realtà storica e dal magistero della Chiesa”, ha proseguito il Papa: “E altrettanta gratitudine va ai collaboratori e ai tanti volontari e sostenitori, che in questi 50 anni hanno permesso all’Opam di realizzare e portare avanti migliaia di progetti e adozioni a distanza in più di ottanta Paesi”. “Quando rileggiamo questi grandi documenti pontifici degli anni Sessanta – lo stesso vale per la Pacem in terris di San Giovanni XXIII – ci rendiamo conto di quanto siano attuali e di quanto, purtroppo, il loro messaggio non sia stato recepito!”, la tesi di Francesco: “Sì, a parole, molti hanno espresso consensi, ma di fatto il modello di sviluppo non è cambiato, fino ad oggi. Il che significa che, malgrado le tante e generose opere di solidarietà realizzate a livello civile ed ecclesiale, le cause del sottosviluppo non sono state eliminate. Ebbene, il vostro lavoro punta proprio a togliere una delle cause del sottosviluppo, che è proprio l’analfabetismo”. ”Il sogno della Populorum progressio è lo stesso dell’enciclica Fratelli tutti”, ha assicurato il Papa: “È il sogno della Chiesa, o meglio, il sogno di Dio, che vuole un mondo in cui tutti possiamo vivere come fratelli e sorelle in piena dignità”. “Quando voi, in collaborazione con tanti missionari e missionarie che lavorano sul campo, studiate e realizzate un progetto educativo, o di sostegno scolastico, o delle adozioni a distanza, voi contribuite a generare un mondo aperto, dove tutti siano accompagnati nel percorso della loro vita, non solo per provvedere ai bisogni primari, ma perché possano dare il meglio di sé”, ha concluso Francesco: “Andate avanti! Cercate di tenere alta la qualità della vostra azione, perché sia sempre promozionale. Alimentatela continuamente con la linfa del Vangelo, perché lo Spirito Santo tenga viva l’ispirazione, le motivazioni e lo stile del vostro impegno”.

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