Iran: Consiglio Ue per gli Affari esteri, nuove misure restrittive contro le violazioni dei diritti umani

L’Ue adotta altre misure restrittive contro le violazioni dei diritti umani in Iran. Il Consiglio Ue per gli Affari esteri aggiunge 18 persone e 19 entità all’elenco delle sanzioni contro il “diffuso e sproporzionato uso della forza verso i manifestanti non violenti dopo la morte di Mahsa Amini”. Lo comunica il Consiglio in una nota. Le sanzioni colpiscono “membri del governo e del Parlamento iraniano (Majles), personaggi politici e dei media, membri delle forze di sicurezza iraniane di alto livello, compreso il Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche (Irgc)”. Nell’elenco figurano enti governativi e società private di servizi di sicurezza che “vietano, limitano o penalizzano l’esercizio della libertà di espressione”. In totale, le sanzioni si applicano a 164 persone e 31 entità. Le misure prevedono il congelamento dei beni, il divieto di recarsi nell’Ue e di mettere fondi o risorse economiche a disposizione delle persone elencate. Inoltre, è in vigore un “divieto di esportazione verso l’Iran di attrezzature che potrebbero essere utilizzate per la repressione interna e per il controllo delle telecomunicazioni”. L’Ue esorta le autorità iraniane a “porre fine alla violenta repressione delle proteste pacifiche, a cessare il ricorso a detenzioni arbitrarie come mezzo per mettere a tacere le voci critiche e a rilasciare tutte le persone detenute illegalmente”. L’Ue chiede di “cessare immediatamente l’imposizione e l’esecuzione di condanne a morte contro i manifestanti, di annullare le sentenze di condanna a morte pronunciate e di garantire un giusto processo a tutti i detenuti”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori