Sono 260 gli immobili sequestrati assegnati direttamente a soggetti del Terzo settore, senza necessità dell’intermediazione dell’ente locale. Ne dà notizia oggi il Viminale spiegando che si tratta di un “procedimento applicato per la prima volta e reso possibile da una specifica previsione normativa del codice antimafia introdotta nel 2017”. Tra i beni che verranno assegnati, risultano di particolare interesse alcuni immobili a Roma appartenuti al clan Casamonica e 21 terreni, con annessi 11 immobili a uso abitativo, siti in Palagonia, in provincia di Catania. La graduatoria – viene spiegato – è stata approvata dal Consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) nella riunione del 18 gennaio scorso. Con il bando, pubblicato il 31 luglio 2020, che costituisce una prima volta assoluta, sono stati proposti 1.412 beni distribuiti su tutto il territorio nazionale.
“La commissione giudicatrice – si legge nella nota – ha esaminato 175 domande di partecipazione, valutando favorevolmente 120 proposte progettuali. Al termine delle attività istruttorie, incentrate sulle verifiche dei requisiti di partecipazione nonché sulla sostenibilità delle iniziative, sono risultati realizzabili 68 progetti, presentati da 58 soggetti, che hanno partecipato sia in forma singola che associata, per un totale di 102 associazioni, per le quali sono stati attivati i controlli previsti dalla normativa antimafia. In base alla graduatoria verrà, inoltre, corrisposto un contributo finanziario per un totale di un milione di euro, e per un importo non superiore a cinquantamila euro a progetto, che andrà a beneficio di 25 progetti, così come previsto dal bando”.
“Con l’applicazione, per la prima volta, della normativa introdotta dal codice antimafia nel 2017, si sono concluse le attività per l’assegnazione diretta ad enti del terzo settore di 260 immobili confiscati alla criminalità organizzata”, ha dichiarato il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, evidenziando che “la graduatoria definitiva del bando è stata approvata dal Consiglio dell’Agenzia nazionale per amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, diretta dal prefetto Bruno Corda, al termine di un’attività istruttoria sulla attenta verifica dei requisiti di partecipazione e alla effettiva fattibilità e sostenibilità dei progetti presentati”.