“Il desiderio e la necessità di ‘parlare con il cuore’ anche attraverso gli strumenti della comunicazione ed in particolare dentro la rete ci invita a conoscere le regole per rispettare il nostro prossimo che è pure social. La Chiesa non è chiamata ad essere un’emittenza di contenuti religiosi, ma tutti noi, giornalisti, operatori della comunicazione e quanti si dicono credenti, siamo esortati a condividere la buona notizia del Vangelo per raccontare la cronaca dell’Amore che è il motore della storia”. Con queste parole don Arturo Grasso, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali e la Cultura della Conferenza episcopale siciliana presenta l’evento programmato per martedì prossimo, 24 gennaio, dalle 9, in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Si svolgerà a Siracusa organizzato con l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e l’Unione cattolica stampa italiana, insieme con l’arcidiocesi di Siracusa e l’Assostampa provinciale, e con il settimanale diocesano “Cammino” e la Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, che ospiterà l’appuntamento.
La riflessione verterà da un lato sul tema della prossima Giornata mondiale della Comunicazione – “Parlare con il cuore” – e dall’altro sulla necessità di riconoscere “Quando la cronaca dell’uomo si fa storia per l’Umanità”; e ancora “Il rispetto delle carte deontologiche” da un canto e la Lettera apostolica di Papa Francesco “Totus amoris est” scritta nel IV centenario della morte di San Francesco di Sales dall’altro. Interverranno: mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa e delegato Cesi per le Comunicazioni sociali; Salvo Noè, psicoterapeuta e scrittore; Salvatore Di Salvo, segretario nazionale Ucsi e tesoriere dell’OdG Sicilia; Orazio Mezzio, direttore del settimanale diocesano “Cammino”; Prospero Dente, segretario dell’Assostampa di Siracusa; Aldo Mantineo, componente del Consiglio disciplinare territoriale dell’Odg Sicilia e componente del Corecom Sicilia. Non solo conferenza: gli operatori della comunicazione presenti – che acquisiranno anche 5 crediti per la formazione permanente – pregheranno insieme, affidando la loro professione alla Madonna delle Lacrime con le parole di una “Preghiera del giornalista” composta dallo stesso arcivescovo Lomanto.