“Non smettere di guardare il mondo con speranza, che vuol dire anche mettercela tutta. Ciò significa, inoltre, che la Chiesa trova le vere risposte non isolandosi e chiudendosi, ma uscendo, cioè mischiandosi e rispondendo alle domande delle persone”. Lo dice l’Arcivescovo di Bologna card. Matteo Zuppi parlando, in un’intervista che sarà pubblicata domenica 22 gennaio sul settimanale diocesano “Bo7”, inserto di Avvenire, dei segni più importanti che si cominciano a vedere nel cammino sinodale intrapreso dalla Chiesa italiana. Anticipata oggi, nell’intervista il cardinale parla anche delle visite pastorali che sta facendo nelle zone dell’Arcidiocesi. “Trovo – dice – molta ricchezza. La Chiesa avrà anche tanti problemi ma è viva e offre vita, è una casa per tutti. Mi auguro che questa ricchezza diventi costruzione. Qualche volta ci innamoriamo più delle idee e ci piace discutere in astratto, “collocarci”, mentre invece dobbiamo costruire. Pure nella Chiesa. Dobbiamo costruire comunità, accoglienza, posti per i più poveri, attenzione per i più deboli. Dobbiamo costruire una comunità accogliente. Perché la Chiesa è sempre una casa che si ritrova intorno al Vangelo e all’Eucaristia. Questo è quanto ci è chiesto, tanto più in un momento in cui avvertiamo molta solitudine e una grande necessità di pensarci insieme e non isolati”.