In una nota diffusa ieri, l’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) esprime la sua vicinanza a Papa Francesco, ai vertici della Chiesa e all’intero mondo cattolico per la scomparsa del Papa emerito Benedetto XVI. “Una grande figura di leader spirituale – scrive l’Unione – capace di lasciare un segno profondo con la sua opera, che ricordiamo anche per l’incontro di cui fu protagonista con l’ebraismo romano e italiano varcando la soglia del Tempio maggiore della Capitale nel gennaio del 2010. Secondo Papa nella storia a compiere un gesto dalla valenza anche simbolica e universale nel solco tracciato 24 anni prima, in una indimenticabile giornata di aprile, da Karol Wojtyla e rav Elio Toaff. Fondamentali, per rafforzare l’impegno comune nel dialogo e nella lotta contro ogni distorsione e pregiudizio, anche la visita al Muro del Pianto a Gerusalemme, nell’anno del Giubileo, e poi la tappa ad Auschwitz-Birkenau. Un Papa che ha mostrato coraggio e coerenza nelle sue scelte. Anche alla luce di ciò, sono pertanto profonde la commozione e la riconoscenza nel salutare un personaggio che ha fatto la Storia e seminato le basi per un futuro migliore, non soltanto per la Chiesa”.