Benedetto XVI: Reggio Calabria-Bova, stasera mons. Morrone presiede una messa in suffragio del Papa emerito in duomo

Stasera, alle ore 18, l’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova e presidente della Conferenza episcopale calabra, mons. Fortunato Morrone, presiederà in duomo una celebrazione eucaristica in suffragio di Benedetto XVI, Papa emerito, che si è spento il 31 dicembre in Vaticano. La celebrazione nella cattedrale reggina si inserisce nel contesto di raccoglimento orante di tutta la Chiesa cattolica che accompagna con le proprie preghiere l’incontro di Benedetto XVI con il Signore. Su invito dell’arcivescovo Morrone, “anche tutta la comunità diocesana di Reggio Calabria-Bova, il presbiterio, i diaconi, i religiosi e le religiose, i seminaristi e i fedeli laici, si sono uniti al dolore e alla preghiera della comunità ecclesiale, elevando preghiere di suffragio per Benedetto XVI e, nello stesso tempo, rendendo lode al Signore per il dono di questo grande Papa che ha contribuito in modo determinante a rievangelizzare l’occidente. Risuonano ancora nel cuore le parole pronunciate da Papa Ratzinger nella sua visita pastorale in terra di Calabria: ‘Non cedete mai alla tentazione del pessimismo e del ripiegamento su voi stessi'”.
A Lamezia, Benedetto aveva salutato calorosamente i fedeli calabresi: “Sono venuto per condividere con voi gioie e speranze, ideali di questa comunità diocesana. So che anche a Lamezia come in tutta la Calabria non mancano problemi e preoccupazioni. Dove la criminalità ferisce il tessuto sociale, in cui si ha la sensazione di essere in emergenza. Non cedete al pessimismo, fate appello alle risorse della vostra fede e delle vostre capacità umane”, disse in occasione della sua visita pastorale del 9 ottobre 2011.
Parole di speranza e di conforto per una terra definita “sismica” per “comportamenti” e “strutture”, colpita dalla “disoccupazione giovanile2 e da una “criminalità efferata”, che Benedetto XVI pronunciò dinnanzi a 40mila fedeli che affollavano l’area industriale ex Sir di Lamezia Terme, nei mesi successivi intitolata proprio al Papa tedesco.
In quella occasione, Benedetto XVI rinnovò l’appello per una nuova generazione capace di impegnarsi per il bene comune, invitando a farlo “non per interessi di parte”.
“All’emergenza, voi calabresi avete saputo rispondere con una prontezza e una disponibilità sorprendenti, con una straordinaria capacità di adattamento al disagio. Sono certo – ancora le sue parole – che saprete superare le difficoltà di oggi per preparare un futuro migliore. Non cedete mai alla tentazione del pessimismo e del ripiegamento su voi stessi”. L’allora Pontefice aggiunse: “Fate appello alle risorse della vostra fede e delle vostre capacità umane; sforzatevi di crescere nella capacità di collaborare, di prendersi cura dell’altro e di ogni bene pubblico, custodite l’abito nuziale dell’amore; perseverate nella testimonianza dei valori umani e cristiani così profondamente radicati nella fede e nella storia di questo territorio e della sua popolazione”.

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