La rete ecclesiale Clamor, l’organismo ecclesiale collegato al Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) che si occupa di migrazione e rifugiati nel continente, e le Nazioni Unite, attraverso l’Unhcr, hanno ratificato l’accordo per il sostegno tecnico e formativo alle Case del migrante presenti in America Latina e nei Caraibi, su iniziativa di organismi ecclesiali (episcopati, diocesi, parrocchie, congregazioni, associazioni).
Lo sviluppo di un protocollo per l’assistenza completa ai migranti e ai rifugiati nelle case di passaggio della Chiesa latinoamericana e caraibica e la condivisione di buone pratiche nell’assistenza umanitaria ai migranti e ai rifugiati erano stati tra gli obiettivi dell’Incontro latinoamericano delle Case del migrante, tenutosi nella sede del Celam, a Bogotá, dal 28 novembre al 3 dicembre 2022, con la partecipazione di 23 Case per migranti provenienti da 13 Paesi.
In questo modo, sono state decise diverse sinergie per rafforzare le azioni della Rete Clamor grazie al supporto tecnico dell’Unhcr e garantire, così, un servizio migliore in questi luoghi, rispondendo alle esigenze dei migranti.
L’intesa tra Chiesa latinoamericane e Onu è basata sull’adesione ai principi umanitari che guidano l’attenzione alle persone in condizioni di mobilità, rifugio o migrazione. Una situazione che, come sappiamo, è una costante nella realtà di questo tempo per il continente latinoamericano, con flussi in continuo aumento, soprattutto dal Venezuela, dai Paesi caraibici (Cuba e Haiti) e dal Centroamerica.