“Un giovane, ora in gravi condizioni colpito da ben 5 proiettili di arma da fuoco sparatigli contro da un altro giovane, a seguito di un diverbio, è motivo di grave e profonda preoccupazione per tutti, ancor più per il vescovo: il grave misfatto accaduto nella città di Padre Pio, città di fratellanza e di pace, apparentemente ‘isola felice e prospera’, non può che rattristare e sconvolgere, perché è impensabile e inammissibile, oggi, che dei giovani possano andare in giro armati per regolare diverbi personali o economici, giungendo a compiere simili atti davvero efferati e malavitosi”. Lo dichiara mons. Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-S. Giovanni Rotondo, in merito alla sparatoria avvenuta a S. Giovanni Rotondo.
“La criminalità del ‘forte’ o del prepotente, anche se di pochi, tuttavia sembra persistere tra noi con simili atti di violenza e di inciviltà, va fermamente combattuta, senza timore, da tutti, e non solo dalla Chiesa e dalle Istituzioni, perché tutti indistintamente siamo chiamati a schierarci dalla parte della legalità e della convivenza civile e a testimoniarle e perseguirle con fermezza ogni giorno e in ogni circostanza”, evidenzia il presule.
Nell’”esprimere ferma condanna dell’insano atto criminoso, non giustificato e non giustificabile in alcun modo”, mons. Moscone auspica “una più opportuna educazione delle realtà giovanili attraverso un’alleanza educativa tra tutte le Istituzioni presenti sul territorio che miri efficacemente ad educare alla convivenza civile e al rispetto della legalità, quale prima tappa di un cammino per una più autentica formazione dei giovani”. L’arcivescovo conclude: “Pur se attualmente fuori sede per impegni pastorali esprimo vicinanza al ferito che assicuro visiterò al mio rientro”.