“Il Parlamento europeo è orgoglioso di essere un’istituzione aperta, accessibile e che legifera davanti agli occhi dei cittadini. Non siamo in una torre d’avorio immaginaria. Il principio di apertura costruisce fiducia. La fiducia è una cosa a cui teniamo molto e che difendiamo, e qualsiasi abuso o uso improprio degli strumenti che abbiamo creato a questo scopo deve essere affrontato con forza, sistematicamente e su ogni potenziale debolezza”. Così la presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola, è intervenuta ieri in apertura di plenaria a Strasburgo illustrando alcune delle misure più severe per le lobby e il fenomeno delle “porte girevoli”, presentate alla conferenza dei presidenti dei gruppi politici la scorsa settimana. Sul Qatargate, Metsola ha ribadito: “Gli eventi dell’ultimo mese hanno portato alla necessità di ricostruire la fiducia con i cittadini europei che rappresentiamo. Dobbiamo riconoscerlo, e i cittadini chiedono giustamente responsabilità e integrità. Noi daremo una risposta. Con i capigruppo, abbiamo concordato un primo approccio su una serie di punti”.
“Esamineremo come garantire una maggiore trasparenza, attuare delle regole sulle porte girevoli, migliorare la responsabilità e i controlli sui rappresentanti degli interessi e su chi ha accesso alle nostre sedi”. “Chiederemo maggiore trasparenza anche quando si tratta di rappresentanti di Paesi terzi e dei loro interessi e di ex membri. Faremo luce su ciò che facciamo come membri, mettendo a disposizione dei cittadini informazioni sempre più chiare”. Inoltre, “applicheremo regole che vietano qualsiasi attività che possa creare confusione con le attività ufficiali del Parlamento europeo, in particolare per quanto riguarda l’interazione con i Paesi terzi”, ha aggiunto. Anche sulle dichiarazioni finanziarie degli eurodeputati, Metsola ha ribadito: “faremo di più per garantire che i cittadini abbiano informazioni chiare sui dati finanziari” e “garantiremo una maggiore formazione sul whistleblowing. Rafforzeremo la lotta alla corruzione e alle interferenze straniere”. Allo stesso tempo, “faremo tutto questo senza ostacolare la libertà del nostro mandato di rappresentanti eletti”, ha sottolineato Metsola.