“Una giornata storica perché l’arresto di Messina Denaro chiude l’epoca dello stragismo corleonese. È l’ultimo esponente della mafia che ha sferrato un colpo allo Stato con le stragi”. Così il magistrato Alfonso Sabella, sostituto procuratore del pool antimafia di Palermo di Gian Carlo Caselli, commenta al Sir l’arresto del boss. “Oggi non è stato arrestato il capo di Cosa nostra ma l’esponente più prestigioso dell’organizzazione criminale. Oggi penso che il vertice sia a Palermo e sia stato riconquistato dai palermitani”, commenta.
Riconoscendo la “grande operazione delle forze di polizia” e della procura, il magistrato osserva come l’arresto sia avvenuto “a pochi chilometri del suo territorio com’è già avvenuto con gli altri grandi latitanti, che sanno di poter contare su omertà e coperture”. “Si chiude così una stagione stragista di sangue e orrore”. Sabella si sofferma sugli applausi dei cittadini che hanno assistito all’arresto, considerandolo “un bel segnale”. “Non ci troviamo più nel grande periodo di sollevazione popolare delle coscienze ma è chiaro che qualcosa è cambiato. Gran parte dei cittadini ha capito che lo Stato è in grado di vincere. E la lotta alla mafia non si fa solo con la repressione, ma anche con l’educazione”.