Parlando alla Comunità Papa Giovanni, ricevuta questa mattina in udienza in Vaticano, e parlando della “casa famiglia”, Papa Francesco ha dichiarato: “un’esperienza che si è moltiplicata, in Italia e in altri Paesi, e che si caratterizza per l’accoglienza in casa di persone che diventano realmente i propri figli rigenerati dall’amore cristiano. Un papà e una mamma che aprono le porte di casa per dare una famiglia a chi non ce l’ha. Una vera famiglia; non un’occupazione lavorativa, ma una scelta di vita”. In essa “c’è posto per tutti: minori, persone con disabilità, anziani, italiani o stranieri, e chiunque cerchi un punto fermo da cui ripartire, una famiglia in cui ritrovarsi. La famiglia è il luogo dove curare tutti, sia le persone accolte sia quelle accoglienti, perché è la risposta al bisogno innato di relazione che ha ogni persona”. Francesco ha sottolineato: “ora, cari amici, vorrei rivolgermi personalmente a qualcuno di voi. Saluto Francesco, di sei anni, che oggi non è potuto venire, e prego per la sua mamma che è malata. Saluto Biagio, di 14 anni: anche lui non è potuto venire, e gli mando una benedizione speciale. Tu, Sara, che hai 13 anni e sei scappata dall’Iraq, custodisci nel cuore il tuo santo desiderio che ai bambini non venga rubata la loro infanzia: Dio ti aiuterà a realizzarlo! Tu che vorresti vedere la nonna che è andata in cielo, parla con lei nel tuo cuore e segui i suoi buoni esempi, e un giorno la rivedrai. Tu che, come tanti adolescenti, fai fatica a percepire la bellezza della messa, non temere: al momento giusto Gesù vivo ti farà sentire la sua presenza. Grazie te, piccolo amico, che ti ricordi degli innocenti che vengono uccisi nel seno materno. E grazie di cuore a voi, bambini e ragazzi, che ogni domenica sera vi incontrate online e pregate il Rosario. Voglio dirvi: la vostra preghiera per la pace, anche se non sembra, Dio la ascolta; e noi crediamo che Dio dona la pace, subito, oggi! Dio ce la dona, ma sta a noi accoglierla, nel cuore e nella vita. State sicuri che Dio ascolta la vostra preghiera, e andate avanti”.