Si concluderanno lunedì 23 gennaio le celebrazioni per il 50° anniversario della fondazione dell’Opam, l’Opera di promozione dell’alfabetizzazione nel mondo, con una udienza privata da Papa Francesco, in Vaticano. Il presidente don Robert Kasereka Ngongi, tutti i membri del Consiglio direttivo, i collaboratori e una numerosa rappresentanza dei volontari dei gruppi locali, saluteranno Papa Francesco e illustreranno l’attività a favore dei più bisognosi e dei poveri della Terra compiuta in mezzo secolo di vita. Nata il 24 maggio 1972, dall’intuizione di don Carlo Muratore, l’Opam “è stata la prima associazione italiana incentrata esclusivamente sulla promozione e tutela del diritto all’istruzione. Ebbe il merito di cambiare radicalmente il concetto di cooperazione allo sviluppo – in quel tempo concepito solo come invio di aiuti materiali – puntando invece sull’istruzione come vero motore dell’emancipazione e dell’autonomia dei Paesi del Sud del mondo”, si legge in un comunicato.
“Questa Udienza è il dono più grande e più bello che l’Opam potesse ricevere. Non è un arrivo, ma un punto di ripartenza che arricchisce di significato le celebrazioni del cinquantesimo – spiega don Robert Kasereka Ngongi -. Il nostro pensiero va a tutti i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i laici e i volontari che operano nelle periferie del mondo lacerato da guerre, malattie e povertà. Essi sono un segno tangibile del Vangelo vissuto quotidianamente e l’Opam cammina accanto a loro”.
In occasione del 50° Anniversario è stata curata una monografia che ripercorre le principali tappe della storia dell’Opam, la cui prima copia sarà donata proprio al Santo Padre.