“All’udienza odierna si è ulteriormente confermato il malanimo nei confronti del cardinale che sia la signora Ciferri che la signora Chaouqui nutrivano all’epoca in cui maturò il cambio di atteggiamento di monsignor Perlasca nell’ambito del procedimento che lo vedeva indagato”. È quanto dichiarano gli avvocati del cardinale Angelo Becciu, Fabio Viglione e Maria Concetta Marzo, al termine dell’udienza odierna del processo in corso in Vaticano per gli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra, svoltasi nell’Aula p0olifunzionale dei Musei Vaticani. “Le due testimoni – proseguono i legali – hanno ricostruito in modo diametralmente opposto molti fatti e circostanze, al punto che il Tribunale dovrà valutare una richiesta di confronto proprio alla luce dell’assoluta inconciliabilità delle versioni fornite”. Tutto ciò, secondo Viglione e Marzo, “a conferma dell’impossibilità di trarre da queste fonti elementi utili alla ricostruzione della verità, quella che ci sta a cuore e che siamo certi il Giudice terzo riconoscerà”. “Quanto agli insistiti riferimenti al Santo Padre della Chaouqui – concludono i legali – la semplice lettura da parte del cardinale di una lettera dell’agosto 2022, scritta di pugno dal Pontefice e depositata in atti, smentisce tutto lo scenario evocato dalla testimone che ha affermato di avere incontri costanti con il Santo Padre”.