“Quanto bisogno c’è oggi di persone che lavorano per la pace non con belle parole, ma con i fatti, svolgendo con cura il proprio dovere al servizio del bene comune!”. Lo ha esclamato questa mattina Papa Francesco ricevendo in udienza presso il Palazzo Apostolico, dirigenti e personale dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano in occasione degli auguri all’inizio del nuovo anno.
Il Santo Padre ha richiamato quanto ha scritto nel Messaggio in occasione della recente Giornata mondiale della pace sottolineando che, anche quando gli eventi della nostra esistenza e della storia sono purtroppo carichi di difficoltà e a volte drammatici, “siamo chiamati a tenere il cuore aperto alla speranza, fiduciosi in Dio che si fa presente, ci accompagna con tenerezza, ci sostiene nella fatica e, soprattutto, orienta il nostro cammino” (n. 1). “Anche il vostro servizio – ha osservato Francesco – può essere segno della vicinanza di Dio ai fratelli e alle sorelle che ogni giorno incontrate e che attendono da voi un gesto di cortesia e di accoglienza. Questo è un modo concreto di essere operatori di pace, ‘artigiani’ di pace. Questo ricevere la gente, ascoltare la gente, aiutare la gente, con gentilezza”. Dal Papa anche un’esortazione: “Vi incoraggio a perseverare negli ideali e nei propositi che ispirano la vostra vita e il vostro comportamento nell’esercizio delle delicate mansioni a voi affidate. Auspico che il vostro lavoro, compiuto non di rado con rinunce e rischi, sia sempre animato dal desiderio di aiutare il prossimo e la collettività. La nascita del Signore Gesù, che abbiamo da poco celebrato, possa tenere sempre vivo in voi il senso cristiano della fraternità e della solidarietà”.