(Bruxelles) “In ciascun Stato membro, oltre sette intervistati su dieci hanno dichiarato di esser preoccupati del crescente costo della vita”. È la prima indicazione che emerge da un nuovo Eurobarometro commissionato dal Parlamento europeo e diffuso oggi. I dati più alti risultano in Grecia (100%), Cipro (99%), Italia e Portogallo (entrambi con una percentuale pari al 98%). “L’aumento dei prezzi, compresi quelli dell’energia e dei generi alimentari, è stato avvertito da ognuna delle categorie sociodemografiche, come sesso o età”. La seconda preoccupazione più citata (82%) è “la minaccia della povertà e dell’esclusione sociale”, seguita dal cambiamento climatico e dalla diffusione della guerra in Ucraina ad altri Paesi pari al terzo posto con l’81%. In Italia sono il cambiamento climatico e la povertà ed esclusione sociale a occupare il secondo posto (entrambe 92%).
“I cittadini si aspettano che l’Ue continui a lavorare a possibili soluzioni per mitigare gli effetti aggravanti delle molteplici crisi che hanno colpito il continente”, sottolinea una nota a commento dei dati. “L’elevato sostegno in favore dell’Unione è determinato dall’esperienza passata: negli scorsi anni quest’ultima ha, infatti, dimostrato una notevole capacità di coesione e messo in atto misure efficaci. Tuttavia, al momento i cittadini non si dicono soddisfatti delle misure intraprese, a livello sia nazionale sia europeo”. Solo un terzo dei cittadini si dice soddisfatto rispetto a quanto adottato dal proprio governo nazionale e dall’Ue per far fronte al crescente costo della vita.