“Quando la vita cristiana perde di vista l’orizzonte dell’annuncio, si ammala: si chiude in sé stessa, diventa autoreferenziale, si atrofizza. Senza zelo apostolico, la fede appassisce”. Ne è convinto il Papa, che in Aula Paolo VI ha iniziato oggi un nuovo ciclo di catechesi, “dedicato a un tema urgente e decisivo per la vita cristiana: la passione per l’evangelizzazione, cioè lo zelo apostolico”. “La missione è l’ossigeno della vita cristiana: la tonifica e la purifica”, ha esclamato Francesco, ricordando che “la comunità dei discepoli di Gesù nasce apostolica, missionaria, non proselitista”. “Essere missionario, apostolico, evangelizzare, non è lo stesso di fare proselitismo”, ha precisato a braccio: “Niente a che vedere una cosa con l’altra”. “Lo Spirito Santo la plasma in uscita, perché non sia ripiegata su sé stessa, ma estroversa, testimone contagiosa di Gesù – la fede si contagia – protesa a irradiare la sua luce fino agli estremi confini della terra”, ha spiegato il Papa: “Può succedere, però, che l’ardore apostolico, il desiderio di raggiungere gli altri con il buon annuncio del Vangelo, diminuisca, divenga tiepido. A volte sembra eclissarsi”. “Sono cristiani chiusi, non pensano agli altri”, ha aggiunto a braccio.