I due grandi vincitori degli ottantesimi Golden Globe a Los Angeles, consegnati nella notte tra il 10 e l’11 gennaio, sono Steven Spielberg con il suo racconto di formazione “The Fabelmans” e Martin McDonagh con la commedia nera di matrice storica “Gli Spiriti dell’Isola” (“The Banshees Of Inisherin”): il primo è stato incoronato miglior film drammatico ricevendo anche la statuetta come miglior regista, il secondo – forte anche di un successo alla 79ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia – ha ottenuto i riconoscimenti di miglior film di genere commedia, miglior interprete maschile Colin Farrell (sempre categoria commedia) e la sceneggiatura dello stesso McDonagh.
I premi della Hollywood Foreign Press Association, appunto i Golden Globe, sono stati distribuiti nel complesso in maniera eterogenea, senza particolari sorprese o sussulti, condizionati probabilmente dalle non poche polemiche degli anni passati. Vediamo anzitutto gli attori. Sul fronte dramma, si sono imposti Cate Blanchett per “Tár” (già Coppa Volpi a Venezia79), un’interpretazione maiuscola e sbalorditiva, e Austin Butler per il biopic “Elvis” firmato Baz Luhrmann, avendo così la meglio sull’altro grande favorito Brendan Fraser per “The Whale”.
Miglior attrice nella categoria commedia-musical è Michelle Yeoh con “Everything Everywhere All at Once”; il film, firmato dal duo Daniels, ha portato al premio anche l’attore non protagonista Jonathan Ke Quan, che ha salutato con non poca emozione il riconoscimento dopo numerosi anni lontano dalle scene, ricordando il suo esordio da bambino nei due cult “Indiana Jones e il tempio maledetto” (1984) e “I Goonies” (1985). La miglior attrice non protagonista è Angela Bassett, per la sua regina Ramonda nel colossal Marvel “Black Panther: Wakanda Forever”.
Niente da fare invece per i due big “Top Gun: Maverick” – ignorato anche per il brano “Hold My Hand” di Lady Gaga, giustamente favorito per la vittoria – e “Avatar: la via dell’acqua”, titoli che però potranno rifarsi nella partita degl’Oscar. Ancora, nonostante l’Italia non sia riuscita a entrare nella corsa finale dei Golden Globe con “Nostalgia” di Mario Martone, possiamo comunque gioire per il successo di “Argentina, 1985” di Santiago Mitre, incoronato miglior film internazionale, un’opera sempre lanciata dalla 79ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia.
Infine, la miglior animazione è quella di “Pinocchio” firmato Guillermo del Toro, mentre le musiche originali sono di Justin Hurwitz per “Babylon” di Damien Chazelle.