Attraverso un comunicato diffuso ieri, diversi organismi ecclesiali dell’Honduras (Commissione nazionale per l’Ecologia integrale, Caritas, religiosi, Movimenti Laudato Si’) condannano con forza l’omicidio dei difensori dell’ambiente Aly Domínguez e Jairo Bonilla, avvenuto il 7 gennaio. I due leader, membri del Comitato per la difesa dei beni comuni e pubblici, erano stati premiati per il loro lavoro in difesa del fiume Guapinol. “Chiediamo che il Governo e le autorità competenti svolgano un’indagine esaustiva su questo atto criminale che ha posto fine alla vita di Aly Domínguez e Jairo Bonilla, affinché non rimanga impunito come tanti altri”, si legge nel messaggio, che chiede anche “che siano garantite l’integrità fisica e la vita dei difensori delle comunità a rischio ambientale”. In particolare, i membri delle organizzazioni ecclesiali esprimono la loro preoccupazione per coloro che difendono “l’acqua e il territorio colpito dal progetto minerario illegale portato avanti dalla compagnia mineraria Inversiones Los Pinares”. E fanno appello alla solidarietà con le comunità colpite dall’estrattivismo, chiedendo “di porre fine alla contaminazione promossa dallo sfruttamento minerario in un’area protetta come il Parco nazionale Carlos Escaleras”. A tal fine, chiedono al Governo honduregno di “accelerare il processo di adesione” all’accordo di Escazú, “per garantire un ambiente sicuro e favorevole affinché le persone, i gruppi e le associazioni che promuovono e difendono i diritti umani in materia ambientale possano agire senza minacce, restrizioni e insicurezza”.