Nel periodo marzo-novembre 2022 sono stati erogati complessivamente alle famiglie per l’assegno unico e universale 11,6 miliardi di euro. Ne dà notizia oggi l’Istituto nazionale previdenza sociale diffondendo i dati dell’Osservatorio statistico sull’assegno unico universale (Auu) che contiene al suo interno anche i dati relativi agli assegni destinati ai nuclei percettori di Reddito di cittadinanza (RdC).
La spesa relativa ai nuclei non percettori di RdC risulta pari a 11,1 miliardi di euro, in riferimento a una platea di circa 5,6 milioni di richiedenti e 9,1 milioni di figli beneficiari di almeno una mensilità; gli importi medi mensili sono risultati pari a 233 euro per richiedente e a 146 euro per figlio.
I nuclei percettori di RdC con almeno una mensilità della prestazione integrata dall’assegno unico sono 493mila, con riferimento a circa 835mila figli a carico, di cui circa 480mila appartenenti in via esclusiva a nuclei percettori di RdC. “Per essi – ricorda l’Inps in una nota – si è proceduto al calcolo dell’integrazione dell’Auu sottraendo, dall’importo teorico dell’assegno spettante, la quota di Reddito di cittadinanza relativa ai figli che fanno parte del nucleo familiare; l’importo medio mensile di tale integrazione è risultato pari a 166 euro per nucleo”.
Per i nuclei non percettori di RdC, circa il 47% degli assegni pagati per figlio si riferisce a beneficiari appartenenti a nuclei con Isee inferiore ai 15mila euro; circa il 23% dei figli, invece, appartiene a nuclei familiari che non hanno presentato Isee. Per essi, con riferimento al mese di novembre, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, va da poco meno di 50 euro (per chi non presenta Isee o supera i 40mila euro) a 195 euro per le classi di Isee fino a 15mila euro. Si ricorda che l’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, va da un minimo di 50 euro, in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 40mila euro, ad un massimo di 175 euro per Isee fino a 15mila euro.