“Le sirene suonano giorno e notte. Tanti profughi vengono a Kiev, la città è piena di rifugiati in fuga dal confine”. Così il vescovo ausiliare di Kiev, mons. Oleksandr Yazlovetskiy, racconta al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, cosa sta facendo la Chiesa e come sta vivendo la popolazione della capitale ucraina. “Tutte le nostre parrocchie – sottolinea il vescovo – sono diventate centri della Caritas, grazie all’aiuto ricevuto da tutta la Chiesa cattolica. Ho parlato con un confratello ortodosso che mi ha detto: ‘Siamo ammirati di quello che fate’. Ma questa è la Chiesa universale. Soffrono e tutti lo sentono e ci aiutano”. La vicinanza di Papa Francesco è molto sentita dal popolo ucraino: “Abbiamo saputo e siamo dispiaciuti che il Papa per il problema al ginocchio non potrà per ora recarsi in Ucraina ma – conclude mons. Yazlovetskiy – speriamo lo faccia appena possibile. Lo aspettiamo”.