“Gioite della compagnia degli amici, della vicinanza della famiglia, del sostegno della vostra scuola. Sognate e preparate subito un futuro grande! Lo studio resta sempre un mezzo importante per protendersi verso il futuro, gustando l’oggi e riempendolo di senso e di significato”. Lo ha scritto il vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa, mons. Ciro Fanelli, nel messaggio “Valorizzate il tempo presente, per costruire un futuro migliore” diffuso in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico.
“Rientrando nelle vostre aule scolastiche – osserva il presule –, sarete accolti con un credito di fiducia da adulti che hanno dedicato la loro vita alla formazione culturale delle giovani generazioni: i vostri dirigenti scolastici, i docenti e il personale non docente, i quali vivono la loro professionalità come servizio, con competenza ed entusiasmo, nonostante le difficoltà che sono chiamati ad affrontare. Anche ad essi va il mio saluto e il mio grazie!”. Mons. Fanelli si sofferma poi sul “compito educativo” che “assume oggi un particolare valore: esso è buon fermento per le nostre comunità, che risentono pesantemente del duplice dramma della disoccupazione e della diminuzione progressiva della popolazione, che portano inevitabilmente ad una crescente desertificazione dei nostri paesi e ad un loro conseguente impoverimento”. Per il vescovo, la scuola è “un vero laboratorio di speranza”. “Il mondo di oggi – spiega – ha fortemente bisogno di giovani formati, propositivi, creativi, innovativi e acuti per uscire dal labirinto culturale e sociale in cui, in alcune circostanze, sembra che ci muoviamo. I nemici da combattere per uscirne vittoriosi sono: la superficialità, l’indifferenza, la mediocrità e il pensiero pessimistico che ci portano a credere che nulla può cambiare”. “Io – aggiunge – sono convinto che gli adulti, vedendo giovani che mostrano di credere con convinzione nei valori dell’amicizia e dell’impegno, della pace e della giustizia, ritroveranno la forza morale necessaria per creare concreti presupposti sociali, economici e culturali, affinché il futuro possa essere davvero spazio vitale della vostra piena realizzazione”. Mons. Fanelli invita gli studenti “a vivere il tempo dedicato alla scuola, come un tempo prezioso, che vi viene donato per divenire giovani nuovi, ‘giovani per gli altri’, aperti al mondo, generosi e attenti”. “Vi esorto a non dimenticare mai, nel vostro processo di crescita, di aver cura di chi è più debole – prosegue il vescovo – e di riservarvi spazi concreti per il servizio ai poveri, ai meno fortunati, ai malati, agli anziani, alle persone diversamente abili e comunque a coloro che non godono di condizioni simili alla vostra”. “Siate cercatori della bellezza e della verità!”, esorta mons. Fanelli. “Per accostarci alla bellezza e alla verità, dobbiamo renderci sensibili il più possibile alla realtà vera e concreta”, rileva, sollecitando: “Esercitatevi in ogni modo ad osservare e riconoscere ciò che vi circonda con gli innumerevoli rivoli di bellezza che l’attraversano. Fatevi aiutare dai vostri docenti; non abbiate paura di capire: si impara anche attraverso l’arte di porsi e fare domande. Assumetevi la responsabilità di ciò che capite e condividete e difendete le vostre posizioni!”.