Comincia oggi davanti all’Alta Corte di Londra, una sfida legale al controverso piano del governo britannico di deportazione dei richiedenti asilo in Rwanda. L’azione é stata avviata da “Detention Action”, “Care4Calais” e altre charities britanniche che sostengono che la decisione di deportare migliaia di richiedenti asilo viola i diritti umani di questi ultimi. Il minister degli interni britannico sosterrà, invece, che il Paese africano è una destinazione sicura. La decisione è attesa tra cinque giorni. Il programma era stato avviato dal governo britannico lo scorso aprile e prevedeva che il Paese africano avrebbe ospitato in cambio di denaro (si parla di un accordo da 120 milioni di sterline, circa 140 milioni di euro), migliaia di richiedenti asilo non graditi al governo inglese per un periodo di tempo indefinite. Il primo volo, con a bordo i migranti, avrebbe dovuto decollare lo scorso 14 giugno ma era stato fermato da una sentenza della Corte europea dei diritti umani che aveva deliberato che il governo britannico stava violando i diritti umani di un uomo iracheno che avrebbe corso “un vero rischio di danni irreversibili” se fosse stato mandato in Rwanda.