“Essenziale è un aggettivo molto interessante per chi si occupa di comunicazione. Oltre a richiamare all’essenza delle cose, cioè alla loro radice prima, diventa stimolo a non perdere mai di vista l’efficacia del proprio comunicare. E questo non per raggiungere facilmente il consenso intorno alle proprie idee, ma per coerenza interiore ed esteriore tra il pensiero e il vissuto. Una comunicazione essenziale è sempre efficace. L’essenzialità è una regola aurea, che spinge ad andare controcorrente: in un tempo in cui parole e immagini diventano sempre più invasive e corrosive, c’è bisogno di intimità, di calore. Di quella linfa che sgorga dal cuore, abbatte le barriere ed entra in profondità”. Lo scrive Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, a commento del tema scelto da Papa Francesco per la 57ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali “Parlare col cuore: Veritatem facientes in caritate (Ef 4,15)”. Corrado osserva che “c’è un legame naturale e spontaneo con il messaggio dello scorso anno” – “Ascoltare con l’orecchio del cuore” – perché “l’ascolto dovrebbe precedere sempre la parola e, se è vero e sincero, aiutare a misurare quest’ultima”. “Immersi nelle preoccupazioni quotidiane, gravate dalla crisi e da una guerra che coinvolge tutti, ‘parlare col cuore’ diventa monito per guardare all’essenziale, a ciò che veramente permette di costruire un futuro di pace”, conclude Corrado: “Il valore della comunicazione passa per la porta stretta dell’essenzialità”.