“Investire più decisamente sulla formazione perché il mondo cambia velocemente e la complessità non si affronta solo con la buona volontà, ma con una formazione qualificata, continuamente aggiornata. Ci vogliono ‘visioni ampie’, solida cultura, saggezza, senso critico e propositivo che apra orizzonti e nutra sogni. Ci vuole coerenza e forza di testimonianza per essere efficaci”. Con questa convinzione madre Chiara Cazzuola, Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice (Fma) e Gran Cancelliere della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” di Roma, indica una prospettiva di futuro per l’Istituto che nel 150° dalla fondazione intende rilanciare la missione educativa nei contesti socioculturali e geografici. L’occasione è la giornata conclusiva del Convegno internazionale “L’apporto delle Fma all’educazione (1872-2022). Percorsi, sfide e prospettive”, promosso dall’Istituto delle Fma e organizzato dalla Facoltà “Auxilium” dal 25 al 30 settembre 2022 a Roma. Il convegno ha visto 270 partecipanti in presenza provenienti da circa 70 Paesi del mondo; 1065 iscritti online; 5 lingue di traduzione simultanea; 45 relatori e relatrici di provenienza internazionale. E ancora, numerosi Ambasciatori e Ambasciatrici presso la Santa Sede, Autorità religiose della Congregazione Salesiana, studiosi e studiose. Tre sessioni, un unico filo rosso: mettere in dialogo il Sistema preventivo con le sfide contemporanee all’educazione dei giovani. “Reinterpretare nell’oggi il Sistema preventivo, quell’essere buoni cristiani e onesti cittadini, significa sviluppare nelle giovani generazioni processi di corresponsabilità nell’azione sociopolitica. È questo uno degli impegni della Facoltà per il futuro che ci attende”, afferma la Preside Piera Ruffinatto, sottolineando come l’educare sia “la via migliore per collocarsi nel mondo e trasformarlo”.