Si è aperto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 28 settembre, a Torino-Valdocco, il Congresso internazionale delle Opere e dei Servizi sociali salesiani. I circa 300 partecipanti, giunti in rappresentanza di tutte le Ispettorie e Visitatorie della Congregazione, insieme ad un selezionato gruppo di giovani, hanno ascoltato il discorso introduttivo di don Miguel Ángel García, Consigliere generale per la Pastorale giovanile salesiana e promotore del congresso, e hanno ricevuto le prime indicazioni utili sullo svolgimento e la metodologia delle attività da parte di don Rafael Bejarano, Referente per le Opere sociali all’interno del settore della Pastorale giovanile e coordinatore di quest’appuntamento. Stamattina i lavori sono entrati nel vivo, come riferisce oggi l’agenzia salesiana Ans, con una lectio divina e una riflessione sulla differenza tra “la comunità gioiosa dei discepoli che hanno Gesù come loro guida e la comunità di Nain che è triste per la prematura morte del giovane”. È intervenuto anche il card. Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, arcivescovo metropolita di Tegucigalpa e Coordinatore del Consiglio dei cardinali con una relazione intitolata “Attualità della Dottrina sociale della Chiesa, sviluppo umano integrale e ruolo delle Opere e dei Servizi sociali salesiani”. Il porporato ha ribadito l’importanza di “vivere una vita di fede coerente e unita tra contemplazione e nell’azione. La nostra condotta sociale è parte integrante della nostra sequela di Cristo” ha asserito, subito prima di spendere alcune parole per mettere in guardia dalle ideologie che rischiano di compromettere l’esistenza e l’operato dei cristiani. Dopo aver affrontato anche i vari problemi globali, “che richiedono un’azione globale”, i temi dei diritti, delle migrazioni, della politica come servizio, della regolamentazione dei sistemi economici, della pace, della pena di morte, della libertà religiosa, il salesiano honduregno ha concluso invitando a riprendere gli Obiettivi di sviluppo del millennio e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, affermando che “la famiglia salesiana ha qui un orizzonte molto ampio per le opere e i servizi sociali salesiani”. La mattinata è proseguita poi con il forum dei giovani con il Rettor maggiore, sul ruolo degli ex-allievi salesiani nelle opere sociali, e l’avvio dei minicorsi inerenti al lavoro salesiano con i giovani più bisognosi.