Ad Haiti le organizzazioni umanitarie cristiane “Notre petit frère et soeurs” e la “Saint Luke foundation” hanno lanciato un appello ai principali fornitori di carburanti per consentire la prosecuzione dei servizi pediatrici per più di 153 bambini ricoverati e per più di 47 donne incinte nel reparto maternità dell’ospedale Saint-Damien, cure di emergenza e ricovero in ospedale per più di 70 adulti, compresa la cura dei traumi presso l’ospedale di Saint-Luc”. A causa della grave carenza di carburante nell’isola rischiano di chiudere le attività, perché le riserve strategiche disponibili “presso lo Smart Grid Energy Center della Fondazione Saint-Luc, che fornisce energia elettrica a questi due ospedali e al Centro di fisioterapia, è quasi completamente esaurita”, riferisce il portale IciHaiti. In assenza di aiuto saranno costretti a cessare le attività nei due ospedali (Saint-Luc e Saint-Damien) e nel Centro di fisioterapia Sainte Germaine di Npsf. Di conseguenza dovranno licenziare i dipendenti “che risentono fortemente dell’impatto di questa ennesima crisi dei carburanti sul trasporto pubblico”. Le due organizzazioni chiedono “alle autorità statali, al settore privato e ai privati di facilitare rapidamente un corridoio di consegna del carburante non solo agli ospedali Saint-Luc e Saint-Damien, ma anche a tutti gli ospedali colpiti da questa persistente crisi di approvvigionamento di carburante”.