Sport: p. Awi Mello, “ridurre la divisione tra sport professionistico e amatoriale”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Sollecitare il mondo dello sport e la politica internazionale, regionale e locale, ad abbracciare la Dichiarazione che presenteranno i partecipanti impegnandosi a lavorare per l’integrazione delle persone nella società attraverso lo sport, in particolare delle persone con disabilità fisiche, intellettuali e relazionali, i migranti e i rifugiati, i detenuti, i giovani e gli anziani, le donne”. Questo l’obiettivo principale del Summit internazionale di presentazione della Dichiarazione sullo sport, che si svolgerà in Vaticano, presso l’Aula Nuova del Sinodo, dal 29 al 30 settembre. Ad illustrare l’iniziativa, promossa dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, insieme al Dicastero per la Cultura e l’Educazione organizza, con la collaborazione della Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport in Italia, è stato padre Alexandre Awi Mello, segretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, aggiungendo che il Summit cercherà inoltre di “motivare gli organismi sportivi a ridurre la divisione esistente tra sport professionistico e amatoriale, affinché non si perda il senso del gioco, dell’amicizia e della gratuità”. “Con tante guerre, divisioni, tanta solitudine dopo la pandemia, lo sport può aiutare tanto”, la tesi di padre Awi Mello, secondo il quale “questo tempo di progettazione e di ristrutturazione dopo la pandemia, è un’occasione idonea per creare nuovi principi affinché lo sport svolga davvero un ruolo che, come Papa Francesco sottolineava nel prologo del documento ‘Dare il meglio di sé’, sia uno strumento di incontro, di formazione e anche di missione e di santificazione”. “Negli anni passati si è visto come spesso lo sport professionistico diventava sempre più chiuso in sé stesso, senza riferimenti e principi chiari”, ha affermato il relatore: “Invece, quando lo sport mette al centro la persona, vengono superate le tentazioni della corruzione, della vincita ad ogni costo o della mercificazione del corpo. La coesione nello sport è fondamentale perché ci aiuta a rimodellare e sviluppare lo sport per tutti. Come comunità”.

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