Oggi “parlare di turismo significa offrire a tutti la possibilità di migliorare la qualità della propria vita, perché fermarsi e contemplare, allarga il cuore; e questo controcorrente a una logica efficientistica e consumistica”. A ricordarlo è don Roberto Rota, responsabile dell’Ufficio per la Pastorale del turismo della diocesi di Cremona, nel suo messaggio diffuso dalla diocesi per la Giornata mondiale del turismo che si celebra oggi. “Lo sviluppo economico e la ricerca scientifica – ricorda il sacerdote – hanno proposto, nel recente passato, un modello settoriale di miglioramento della qualità della vita che ha sottovalutato i rischi di impatto globale sul pianeta, come ricorda anche Papa Francesco. Anche un certo tipo di turismo, negli anni, ha contribuito, forse in modo inconsapevole, a questo degrado ambientale, anche nelle piccole cose, quando portavamo a casa la sabbia rosa delle isole di Spargi e Budelli, quando prendevamo un ramo di rododendro delle nostre montagne e ancor più quando ci sentivamo autorizzati a lasciare il nostro nome sulle pareti di monumenti antichi. Per questo la Giornata mondiale del turismo 2022 torna a puntare sul futuro, un futuro responsabile e consapevole con il tema ‘Ripensiamo il turismo’”. Da qui la necessità di “ripensare al modo in cui tutti facciamo turismo. Ciò significa mettere le persone e il pianeta al primo posto e riunire tutti, dai governi e dalle imprese alle comunità locali, attorno a una visione condivisa per un settore più sostenibile, inclusivo e resiliente, per ritrovare il gusto di viaggiare nel rispetto delle mete e ancor più della gente che abita questi luoghi”.