“Ascoltare umilmente e con sinodalità”. Il Papa è partito dal tema del Capitolo generale delle Sorelle Terziare Cappuccine della Sacra Famiglia, ricevute oggi in udienza, per raccomandare alle religiose di essere “profetesse dell’ascolto”, per “ascoltare la voce di Dio, che ci chiama ad amare tutti senza distinzione, ad amare il creato come suo dono, a vedere in tutto la sua grandezza, come ci insegna San Francesco nel Cantico delle Creature”. Tutto ciò, ha spiegato Francesco nel suo discorso in spagnolo, implica la capacità di “andare controcorrente” rispetto alla cultura dominante, che rischia di farci schiavi “di coloro che hanno la capacità di condizionare, attraverso i mezzi di comunicazione, l’educazione, l’opinione pubblica o la politica, imponendo le loro agende”. Di qui la necessità di “cercare il silenzio, appartarci dal mondo, dal rumore”, per “prestare attenzione e con pazienza artigiana individuare i diversi suoni, soppesarli e distinguerli”. “Solo il silenzio può fare l’armonia, perché l’armonia non si incontra, non si impone”, la tesi del Papa: “La tentazione, invece, è di avere in testa una bella melodia e rifiutare o scartare tutto ciò che non si accorda con essa”. “È una grande superbia, che si deve combattere col nostro silenzio profetico”, il monito di Francesco: “Se siamo capace di ascoltare, possiamo sentire con chiarezza tute le voci, comprendere il loro ordine, a cosa rispondere, cosa conviene decidere”. “L’unico capace di dare armonia alla comunità è lo Spirito Santo”, ha aggiunto a braccio.