Diocesi: mons. De Luca (Termoli), “chi si apre a Dio non si affida solo alle sue proprietà o capacità ma confida nel Signore e si prende cura dell’altro”

“L’uomo che si apre a Dio non si affida solo alle sue proprietà o capacità per accumulare e costruire il suo benessere in maniera egosistica ma confida nel Signore e si prende cura dell’altro, condividendo la sua stessa vita e ciò che possiede con ogni fratello e sorella che incontra lungo il cammino sotto lo sguardo dello stesso Padre”. È questa la riflessione offerta ieri dal vescovo di Termoli-Larino, mons. Gianfranco De Luca, ai pellegrini presenti al santuario diocesano di Casacalenda per esprimere la devozione alla Madonna della Difesa. Pellegrini giunti da tutto il territorio hanno portato un omaggio e una preghiera alla Madonna partecipando alle messe e sostando davanti all’immagine custodita nell’altare. Una giornata particolare, quella di ieri, per esprimere vicinanza alla famiglia di Angela, la giovane di Casacalenda morta in un tragico incidente; ricordare con gratitudine Lina Soccio, una delle due gemelle colonne portanti del santuario venuta a mancare proprio alla vigilia della festa; pregare ancora come chiesa sorella per la salute di mons. GianCarlo Bregantini e per quanti sono nella sofferenza. Nella sua riflessione, mons. De Luca ha ricordato che sono proprio i poveri, i più deboli che ci aprono la strada della salvezza e ci aiutano a condividere ciò che abbiamo ricevuto: “Per questo Gesù si è fatto povero, per farci capire questo ha condiviso la sua divinità prendendosi la nostra povertà”. Da qui, ha proseguito, “Maria della Difesa ci invita a compiere scelte più importanti e radicali per la nostra vita, proprio per la nostra difesa, per poterci realizzare come figli di Dio così come ha fatto Lazzaro”.

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