“Cari giovani, benvenuti! Vi accolgo col saluto di San Francesco: il Signore vi dia la pace! Siete finalmente ad Assisi: per riflettere, per incontrare il Papa, per immergervi nella città. Assisi vi apre i suoi tesori. Vi offre tante opportunità. Qui potete imparare da Francesco il segreto di una nuova economia. Lo scoprirete in tanti passaggi della sua vita. Lo sentirete alla Porziuncola, a Rivotorto, a San Damiano, a Chiesa Nuova, alla Basilica di San Francesco”. Sono queste le parole con le quali mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno e presidente del Comitato organizzatore, ha dato il benvenuto ai mille giovani economisti, imprenditori e changemakers di tutto il mondo, arrivati ad Assisi per partecipare all’evento internazionale “The economy of Francesco” che durerà fino a sabato 24 settembre, quando ci sarà la firma del Patto con Papa Francesco. Tra i giovani anche Olena Komisarenko, studentessa ucraina in Italia da diverso tempo e impegnata part time come mediatrice per la Comunità di Sant’Egidio. “Una vita bella è possibile: una vita bella e creativa, da ‘originali e non fotocopie’, come amava dire, sulle orme di S. Francesco, il giovane beato Carlo Acutis, autentico ‘change maker’ dello spirito, sepolto al santuario della Spogliazione”, ha aggiunto mons. Sorrentino concludendo: “Cari giovani, sintonizzatevi con il canto di Francesco!”. Intervenuta all’incontro, prima dei saluti del sindaco di Assisi, Stefania Proietti, anche la presidente del Serafico di Assisi, Francesca Di Maolo, che ha ricordato come i giovani siano chiamati a “dare un’anima all’economia” per cambiare l’attuale sistema economico e sociale, che genera e giustifica sempre maggiori disuguaglianze. “Le tante persone scartate devono poter tornare a partecipare alla vita, non possono più aspettare”, le parole di Di Maolo alle quali hanno fatto eco quelle di Luigino Bruni, membro del Comitato e direttore scientifico dell’evento, e di suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero vaticano per il Servizio dello sviluppo umano integrale. Durante la giornata i partecipanti si sono ritrovati in sessioni, discussioni e tavole rotonde presentando idee e progetti, affrontando questioni economiche e sfide attuali, come cambiamento climatico, emergenza energetica. Nella mattinata anche “L’unica guerra giusta è quella che non combattiamo”, una riflessione sulla prevenzione dei conflitti armati, mentre al Pala eventi si è aperto lo spazio di incontro e dialogo EoF Hogar, e nel pomeriggio l’apertura della sessione plenaria con gli EoF ambassadors con Vandana Shiva e Kate Raworth in collegamento, Gael Giraud, suor Helen Alford, Vilson Groh, Stefano Zamagni e Leonardo Becchetti. A seguire, la messa in scena dello spettacolo dei giovani dell’Istituto Serafico di Assisi “Il sogno”. Ad uno degli eventi collaterali ha partecipato anche Raphael Schutz, ambasciatore di Israele presso la Santa Sede.