Nella dichiarazione sul conflitto Russia-Ucraina, Josep Borrell (Ue) afferma: “le azioni della Russia in Ucraina continuano a minacciare la pace e la sicurezza in Europa e nel mondo e hanno gravi conseguenze globali sotto forma di aumento dell’insicurezza alimentare e aumento dei prezzi dell’energia. L’Ue ribadisce il suo invito alla Russia a rispettare i principi della Carta delle Nazioni Unite e a revocare questi piani illegali. La Russia, la sua leadership politica e tutti coloro che sono coinvolti nell’organizzazione di questi referenda così come in altre violazioni del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario in Ucraina saranno ritenuti responsabili e ulteriori misure restrittive contro la Russia saranno presentate il prima possibile in coordinamento con i nostri partner”. L’Ue e i suoi Stati membri “non riconosceranno mai queste aree come nient’altro che una parte dell’Ucraina e continueranno a sostenere lo sforzo dell’Ucraina per ripristinare la sua integrità territoriale per tutto il tempo necessario”.
In linea con la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale, “l’Ucraina esercita il suo legittimo diritto di difendersi dall’aggressione russa per riprendere il pieno controllo del proprio territorio e ha il diritto di liberare i territori occupati entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti”.
“Oltre alle immense sofferenze portate dall’aggressione russa al popolo ucraino, la Russia ha scelto di estendere ulteriormente il costo della sua guerra anche alla popolazione russa attraverso la mobilitazione parziale. I riferimenti alle armi nucleari non scuotono la nostra determinazione e unità a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario”.