“Chiediamo ai futuri eletti di non dimenticare mai l’alta responsabilità di cui sono investiti. Il loro servizio è per tutti, in particolare per chi è più fragile e per chi non ha modo di far sentire la sua voce”. I vescovi italiani, in un appello firmato dal Consiglio permanente della Cei in vista delle elezioni politiche, ricordano ai candidati che “l’agenda dei problemi del nostro Paese è fitta: le povertà in aumento costante e preoccupante, l’inverno demografico, la protezione degli anziani, i divari tra i territori, la transizione ecologica e la crisi energetica, la difesa dei posti di lavoro, soprattutto per i giovani, l’accoglienza, la tutela, la promozione e l’integrazione dei migranti, il superamento delle lungaggini burocratiche, le riforme dell’espressione democratica dello Stato e della legge elettorale”. “È il tempo di scelte coraggiose e organiche”, scrivono i vescovi: “Non opportunismi, ma visioni. Vi invitiamo a vivere la responsabilità politica come ‘la forma più alta di carità’”. Infine, l’episcopato chiede di ripartire “dai luoghi di vita” dove “abbiamo ritrovato il senso della prossimità durante la pandemia”. Il Cammino sinodale che le Chiese in Italia stanno vivendo può costituire davvero “un’opportunità per far progredire processi di corresponsabilità”. Quindi i vescovi invitano a riscoprire e riproporre “i principi della dottrina sociale della Chiesa: dignità delle persone, bene comune, solidarietà e sussidiarietà”. “Amiamo il nostro Paese. La Chiesa ricorderà sempre questo a tutti e continuerà a indicare, con severità se occorre, il bene comune e non l’interesse personale, la difesa dei diritti inviolabili della persona e della comunità”, conclude l’appello.