“Siamo molto preoccupati”. Domenica scorsa “i russi hanno lanciato un attacco missilistico contro la centrale nucleare dell’Ucraina meridionale Pivdenno-ucrainska. Secondo le notizie che abbiamo ricevuto questa mattina, il missile è caduto a 300 metri dal reattore nucleare. Vediamo come la Russia sia davvero impegnata nel ricatto nucleare dell’Ucraina e del mondo, ed è un vero miracolo che di notte non sia accaduto un altro disastro nucleare”. A lanciare l’allarme è S.B. Sviatoslav Shevchuk nel suo video-messaggio quotidiano diffuso anche in lingua italiana ieri. “Desidero – aggiunge – fare un appello a tutte le persone di buona volontà: facciamo il possibile insieme per prevenire questo tipo di disastri, in modo che non ci sia un’altra Chernobyl in Ucraina, molto più spaventosa e più grande”. L’arcivescovo maggiore, guida della Chiesa greco-cattolica ucraina, esprime poi preoccupazione anche per alcune “informazioni inquietanti” che stanno arrivando: “la Russia – dice – sta inviando in Ucraina criminali, che scontano la pena negli istituti penitenziari, con le armi in mano a combattere. Circa 400 di questi criminali, condannati per gravi crimini, sono stati inviati con le armi in mano dalla città russa di Tambov, in Ucraina. Ovviamente per uccidere i civili”.