“Solidarietà all’Ordine dei giornalisti della Sicilia e all’Ordine nazionale, ai rispettivi presidenti Roberto Gueli e Carlo Bartoli, per le scritte oltraggiose di stampo no-vax che hanno imbrattato la sede di Palermo. Vicinanza al presidente dell’Ordine dei medici sempre di Palermo, Toti Amato, testimone alcuni giorni fa di analogo attacco, il secondo in pochi mesi, alla sede di Villa Magnisi, e ai colleghi dell’Hub vaccinale. Non ci sono più parole, solo amarezza per queste azioni che sono la negazione di quella libertà e di quei diritti sui quali la democrazia si fonda”. Così il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, commenta quanto accaduto a Palermo.
“La professione di medico e quella di giornalista – prosegue – sono poste a garanzia di due diritti fondamentali, costituzionalmente protetti: la tutela della salute, da una parte, la libertà di stampa e di espressione, dall’altra. Sono diritti fondamentali perché, se vengono meno, viene meno l’essenza stessa della società civile, che salvaguarda, appunto, i diritti dell’individuo”.
“Il presupposto di ogni diritto – conclude Anelli – è il dovere etico, deontologico, giuridico, sociale di chi è chiamato, per ruolo, a garantirlo. È da qui che dobbiamo ripartire: dalla valorizzazione delle competenze e del ruolo delle professioni quali garanti dei diritti. È il momento di una nuova alleanza sociale tra medici, giornalisti, insegnanti, intellettuali, cittadini, istituzioni, che, con uno scatto di orgoglio, ricostruisca sulla base di valori condivisi non solo le nostre professioni, ma la stessa società civile”.