Un nuovo approccio per aiutare gli Stati membri ad aumentare la diffusione dello screening dei tumori. Lo propone oggi la Commissione europea nel quadro del Piano europeo di lotta contro il cancro: l’obiettivo della raccomandazione proposta, incentrata sull’individuazione dei tumori in una fase precoce, “è aumentare il numero di screening per includervi un maggior numero di gruppi destinatari e di tumori”. Tale approccio, chiarisce un comunicato, “si basa sugli sviluppi e sui dati scientifici più recenti”, e “aiuterà gli Stati membri a garantire che il 90% della popolazione dell’Ue che soddisfa i requisiti per lo screening del carcinoma della mammella, della cervice uterina e del colon-retto abbia la possibilità di sottoporvisi entro il 2025”. La nuova raccomandazione estende inoltre lo screening organizzato della popolazione al carcinoma polmonare, prostatico e, a determinate condizioni, gastrico.
Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione, dichiara: “Il cancro è una priorità sanitaria. Negli ultimi due anni la Covid ha avuto gravi ripercussioni sulla prevenzione, sull’individuazione e sulla diagnosi del cancro. Il tempismo nella diagnosi dei tumori può fare davvero la differenza perché aumenta le opzioni terapeutiche e salva vite umane. È per questo motivo che dobbiamo promuovere lo screening dei tumori in tutta l’Ue”. Per l’attuazione della nuova raccomandazione è disponibile un sostegno finanziario che comprende 38,5 milioni di euro impegnati a titolo del programma “Ue per la salute” e 60 milioni nell’ambito di Orizzonte Europa.