“Il mondo è in grave pericolo e paralizzato. Le divisioni stanno diventando più profonde. Le disuguaglianze si stanno ampliando. Le sfide si stanno ulteriormente diffondendo”. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, introducendo l’incontro dei leader del pianeta all’Assemblea generale che oggi, per la prima volta dopo tre anni a causa della pandemia, si ritrovano insieme, faccia a faccia. “Siamo in un mare agitato – ha proseguito il segretario Onu –. Un inverno di malcontento globale è all’orizzonte. Anche i vari gruppi costituiti da alcuni membri della comunità internazionale sono caduti nella trappola delle divisioni geopolitiche, come il G20”. Infatti, ha spiegato, nonostante le relazioni internazionali sembrasse “muoversi verso un mondo del G2, ora rischiamo di finire con un ‘niente’. Nessuna collaborazione. Nessun dialogo”. Eppure, il monito di Guterres, “viviamo in un mondo in cui la logica della cooperazione e del dialogo è l’unica via da seguire” mentre “nel frattempo, il tintinnio delle sciabole nucleari e le minacce alla sicurezza degli impianti nucleari si aggiungono all’instabilità globale”.
“Gran parte dell’attenzione del mondo – ha rimarcato ancora il segretario Onu – rimane concentrata sull’invasione russa dell’Ucraina. La guerra ha scatenato distruzioni diffuse con massicce violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale. Gli ultimi rapporti sui luoghi di sepoltura a Izyum sono estremamente inquietanti. I combattimenti hanno causato migliaia di vittime. Milioni di persone sono state sfollate. Miliardi in tutto il mondo sono colpiti. Stiamo assistendo alla minaccia di pericolose divisioni tra Ovest e Sud. I rischi per la pace e la sicurezza globali sono immensi. Dobbiamo continuare a lavorare per la pace in linea con la Carta delle Nazioni unite e il diritto internazionale”.