“In una società profondamente colpita dalla pandemia sono emersi problemi antichi e sempre presenti: dal lavoro alla scuola, dalla lotta alla povertà all’assistenza sanitaria, dai servizi ai cittadini all’ambiente. Per di più, di recente si sono aggiunte le conseguenze della guerra in Ucraina, l’aumento dell’inflazione causata dal costo dell’energia e dei prodotti alimentari e gli effetti sempre più devastanti dei cambiamenti climatici”. Lo dice il presidente della Conferenza episcopale siciliana, mons. Antonino Raspanti, presentando il messaggio dei vescovi di Sicilia ai candidati alla guida della Regione Siciliana e a tutti i siciliani: “In Sicilia – prosegue il presidente – gli eventi hanno rivelato come la crescita sconsiderata delle disuguaglianze e la carenza dei servizi pubblici abbiano indebolito le capacità di affrontare gli shock esterni ed abbiano creato nuove vulnerabilità. In tale contesto le previsioni di piano di sviluppo diventano una ‘sfida’ da affrontare e vincere con il contributo di tutti, attorno alla quale però è necessario raccogliere le migliori esperienze e le capacità più innovative di chi vuole mettersi in gioco per il futuro del Paese”.
Infine, mons. Raspanti ribadisce che “la Chiesa di Sicilia e i vescovi faranno la loro parte per assicurare uno sviluppo omogeneo in tutto il Paese e avanzeranno proposte concrete a difesa dei valori della condivisione, della solidarietà e dei diritti delle classi sociali più deboli”.