Ucraina: Unicef, continua l’invio degli aiuti ai bambini e alle famiglie colpiti dalla guerra

L’Unicef continua a sostenere le comunità che vivono vicino ai fronti dei combattimenti in Ucraina orientale e quelle che ospitano le famiglie sfollate. Ne dà notizia lo stesso Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia spiegando che ad agosto, è stato fornito materiale igienico e scolastico a 90 scuole negli oblast di Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia, a beneficio di oltre 20mila bambini. Inoltre, l’Unicef ha fornito aiuti sanitari e igienici alle strutture sanitarie e forniture igieniche per oltre 445.510 bambini e persone che se ne prendono cura, compresi quelli con disabilità, negli oblast di Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Donetsk.
In collaborazione con partner locali, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia ha fornito consulti psicosociali, legali e sanitari a oltre 5.910 persone attraverso team mobili multidisciplinari che operano nell’Ucraina orientale. L’Unicef ha anche sostenuto le autorità idriche locali per garantire l’accesso all’acqua potabile a circa 700.000 personea Kryvyi Rih e Pokrovsk, fornendo soluzioni chimiche per la depurazione dell’acqua. E a settembre ha inviato 320 tonnellate di aiuti umanitari a Poltava per aiutare le autorità a rispondere al crescente numero di sfollati interni in cerca di rifugio. “Circa 16 camion – viene spiegato in una nota – hanno intrapreso il viaggio da Dnipro trasportando forniture per l’istruzione, la salute, l’acqua e i servizi igienici. Gli articoli comprendevano forniture sanitarie critiche, tra cui farmaci e attrezzature mediche, serbatoi d’acqua, 195 kit ‘scuole in scatola’, nonché kit per la ricreazione, pannolini e kit per l’igiene. Le forniture serviranno a sostenere 11 strutture sanitarie, 195 scuole e 60 centri collettivi per sfollati interni”. “I team di pronto intervento dell’Unicef – ha dichiarato Murat Sahin, rappresentante dell’Unicef – in Ucraina sono sul campo per assistere le comunità più vicine alla linea del fronte. Molti, come a Poltava, stanno generosamente ospitando famiglie che sono fuggite dai combattimenti e hanno urgente bisogno di sostegno”.

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