Se ad agosto la crescita europea dell’inflazione è arrivata al 10% di media, il prezzo del pane nello stesso mese è cresciuto al ritmo sconfortante del +18%, dice oggi Eurostat. Il dato per Paese ha sorprese non marginali: in Ungheria il prezzo del pane nel mese di agosto è cresciuto del 66%, in Lituania del 33%, in Estonia e Slovacchia del 32%. Per gli italiani il costo del pane è aumentato del 13,5%. Fortunati i francesi, che possono comprare le baghette con l’aumento meno consistente, cioè “solo” l’8,2% in più. E chissà perché in Svizzera l’aumento del prezzo del pane è stato del 3,9%, il meno consistente tra tutti i Paesi del continente. In linea generale il picco dei prezzi, dice Eurostat nella sua nota, “è dovuto in particolare all’invasione russa dell’Ucraina, che ha notevolmente disturbato i mercati globali, dato che la Russia e l’Ucraina sono stati i maggiori esportatori di cereali, frumento, mais, semi oleosi (in particolare i girasoli) e di fertilizzanti”. Infatti a crescere è stato anche il prezzo di oli e grassi alimentari.