Elezioni: Di Segni (presidente Ucei), “preoccupati per quanto sentiamo in questa campagna elettorale. Agli eletti, chiediamo coerenza”

“Proprio per la secolare presenza delle nostre comunità nella realtà italiana sentiamo tutto il peso e la tensione di questa giornata elettorale in arrivo. E aggiungo anche la preoccupazione grave per quanto leggiamo e sentiamo in queste settimane di intensa campagna elettorale. Agli eletti che andranno a governare l’Italia – il Paese in cui abbiamo radici millenarie, di cui cantiamo con orgoglio l’inno e di cui rispettiamo la bandiera – chiediamo fermamente la coerenza”. A lanciare ieri l’appello in vista delle elezioni politiche del 25 settembre è stata la presidente dell’Ucei, Noemi Di Segni, inaugurando la XXIII Giornata europea della Cultura ebraica a Ferrara, città capofila quest’anno delle centinaia di eventi e manifestazioni in tutta Italia. A nome delle comunità ebraiche presenti sul nostro territorio la presidente Di Segni ha chiesto “non solo” una “più attenta e scrupolosa cura delle esigenze strutturali e correnti relativamente alla dimensione economico-finanziaria per il rilancio del Paese, la sostenibilità energetica e il benessere sociale dopo anni di crisi”, ma “la difesa dei valori fondanti” per “affrontare il tema dell’odio e dell’antisemitismo in particolare in modo unitario”. “Non ci si sceglie un ‘pezzo’ e lo si difende con una bandiera di bravura politica”, ha osservato Di Segni. “Il diritto dello Stato d’Israele di esistere, difendersi e generare innovazione, insieme alla Memoria e alla consapevolezza delle responsabilità del fascismo e della persecuzione antiebraica, sono un tutt’uno e non sono singole tematiche slegate l’una dall’altra”. Da qui una serie di richieste concrete: “Chiediamo di mantenere il Comitato di coordinamento per la lotta all’antisemitismo istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, e di accogliere e recepire la definizione dell’Ihra, che comprende tutte le anime buie attraverso le quali l’antisemitismo si è rinnovato. Se la dimensione valoriale è trascurata nel disinteresse o nella considerazione del bene prettamente individuale, il rinnovamento rischia di essere rinascita di quelle minacce che si trasformarono in orrore, di cui ancora portiamo indelebile il segno”, ha puntualizzato la presidente dell’Ucei.

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