Scuola: Mattarella, “assicura, a tutti, uno straordinario arricchimento. È libertà, integrazione, legalità”. Il ricordo del giovanissimo Alessandro

“La scuola assicura, a tutti, uno straordinario arricchimento”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’ambito della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico “Tutti a scuola”, svoltasi oggi pomeriggio a Grugliasco (To).
“La scuola è, innanzitutto, libertà”, ha osservato il Capo dello Stato, aggiungendo che “la libertà affonda le sue radici più forti e profonde nella conoscenza. Non si è davvero liberi senza una adeguata cultura – e, aggiungo, senza il confronto tra culture – su cui fondare le proprie scelte di cittadini, di donne e di uomini”. Inoltre, ha continuato, “la scuola è integrazione. Abitua alla convivenza, al confronto, al rispetto. Nessuna ragazza, nessun ragazzo dentro una classe deve sentirsi escluso”. Dopo aver salutato gli studenti ucraini accolti nelle scuole italiane, Mattarella ha precisato che “integrare non significa omologare. Integrare vuol dire fare delle differenze una reciproca ricchezza”. Il presidente ha poi evidenziato che “la scuola è legalità. Non è un caso che la piaga dell’abbandono scolastico – che colpisce in particolare alcune regioni – spinga giovani e giovanissimi nell’orbita della criminalità o nelle reti delle bande giovanili. Fenomeni – questi ultimi – che non vanno per nulla sottovalutati”. “La morte del giovanissimo Alessandro, a Gragnano, ha colpito e commosso la pubblica opinione”, ha continuato Mattarella, parlando di “un ragazzo ‘pulito’, esasperato da angherie, insulti e minacce da parte di coetanei. Una vita spezzata dal bullismo. Fenomeni del genere sono purtroppo diffusi e interrogano non solo il mondo della scuola, ma l’intera società”.

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