Diocesi: Milano, “Educazione, viaggio in mare aperto”. Questa sera incontro con Lucia Vantini promosso da Ac ambrosiana e “Cordata educativa”

Lucia Vantini (Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“C’è una sfida che è quanto mai attuale: è quella dell’educazione degli adolescenti e dei giovani. Lo aveva chiesto anche l’arcivescovo Mario Delpini nel pieno del tempo della pandemia: occorre offrire ai giovani buone ragioni per desiderare di diventare adulti tornando a sperare in un futuro promettente, non minaccioso. Operazione difficile se si pensa alla serie di incertezze – dalla guerra alla crisi ambientale, energetica ed economica – che segnano il nostro tempo”. Se ne parlerà questa sera, giovedì 15 settembre, alle 20.30, nell’incontro “Educazione, viaggio in mare aperto. Scommessa, alleanza, sogno”, organizzato dall’Azione cattolica ambrosiana in collaborazione con la “Cordata educativa”, la rete delle realtà ecclesiali milanesi che si è creata dallo scorso gennaio per dare una risposta agli effetti del “long Covid educativo”.
Moderati dalla giornalista Maria Teresa Antognazza, dialogheranno Lucia Vantini, don Stefano Guidi e Claudia Alberico. Lucia Vantini è presidente del Coordinamento teologhe italiane (Cti), docente di Teologia fondamentale e antropologia all’Istituto di scienze religiose San Pietro Martire di Verona, autrice del libro “Educazione. Parole per capire, ascoltare, capirsi” (editrice In Dialogo). Don Stefano Guidi è il direttore della Fondazione oratori milanesi e Claudia Alberico è direttrice della Fondazione Don Silvano Caccia che gestisce alcuni consultori in Brianza.
L’appuntamento si inserisce all’interno delle iniziative Ac7, una settimana di appuntamenti pensati dall’Azione cattolica per avviare il nuovo anno associativo tra preghiera, formazione e confronto.
“Oggi il compito educativo viene da qualcuno giudicato impossibile nella percezione di una gravissima crisi generazionale”, scrive Lucia Vantini nel suo libro. Ma l’errore è che “si trattano i problemi educativi come se fossero sempre e solo legati ai processi di crescita e alle fasi della maturazione verso l’età adulta, mentre essi nascono in precisi orizzonti simbolici e pratici condivisi da tutte le generazioni. In sostanza, non si arriva mai a mettere in questione il modo in cui educatori ed educatrici si posizionano nel mondo, non si fa attenzione né alla forma della loro espressività né alla qualità della loro testimonianza e, dunque, non si colgono i nessi per i quali passa questo disorientamento delle vite più giovani. La questione educativa, in altri termini, non dovrebbe mai essere dissociata dalle grandi questioni etiche, politiche e spirituali della vita adulta e dell’universo simbolico in cui ci troviamo a vivere. Educare è quindi un compito complesso che non può prescindere da come noi stessi stiamo al mondo”.
L’appuntamento si tiene presso la sede della Caritas ambrosiana in via San Bernardino 4 a Milano.

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