“La mia visita al Parlamento europeo arriva in un momento buio. L’Europa è in guerra. Con la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina, la Russia ha violato e abbandonato i principi e gli impegni centrali dell’ordine di sicurezza europeo. La straordinaria incertezza del mercato energetico e l’inflazione minacciano di far precipitare l’Europa in recessione. La siccità record dell’estate e le catastrofi naturali raccontano l’andamento del cambiamento climatico. Se non agiamo in tempo, sarà troppo tardi. Non ci saranno nuove opportunità”. Così Sanna Marin, premier finlandese, ha esordito nel suo discorso al Parlamento europeo, riunito a Strasburgo, con una allocuzione nel quadro dei dibattiti dedicati al presente e al futuro dell’Unione. “Tuttavia, anche nei momenti più bui c’è speranza. L’Ucraina vincerà la guerra con il nostro sostegno. Non ci sono altre opzioni. Nei nostri cuori hanno già vinto. Gli ucraini sono coraggiosi e inflessibili. La controffensiva ucraina si sta muovendo a una velocità incredibile. La Russia è già stata costretta a ritirarsi da molte aree”. Marin non ha esitato a usare toni da tempo di guerra, per poi passare in rassegna diversi altri temi dell’attualità politica continentale. “L’unità europea è necessaria ora più che mai poiché la Russia usa l’energia come arma contro l’Europa”. La crisi energetica “non fa che accelerare il disimpegno dell’Europa dall’energia fossile russa. Con la sua guerra, la Russia sta distruggendo la propria economia e il proprio futuro”.
“L’unità dell’Unione europea – ha poi affermato – non è dettata dall’alto. L’unità europea si crea attraverso un vivace dibattito democratico e la comprensione reciproca. Le crisi degli ultimi anni – la pandemia, la guerra e ora la crisi energetica – hanno dimostrato il bisogno di solidarietà e unità”.