Lo “stile politico realmente democratico è la risposta più efficace a possibili estremismi, personalismi e populismi, che minacciano la stabilità e il benessere dei popoli”. Lo ha detto il Papa, che tracciando, nel suo primo discorso in Kazakhstan, l’identikit della buona politica ha citato anche la “necessità di una certa sicurezza economica, che qui all’inizio dell’anno è stata invocata in regioni dove, nonostante le risorse energetiche siano cospicue, si avvertono varie difficoltà”. “È una sfida che riguarda non solo il Kazakhstan, ma il mondo intero, il cui sviluppo integrale è tenuto in ostaggio da un’ingiustizia diffusa, per cui le risorse risultano distribuite in modo ineguale”, l’appello di Francesco: “Ed è compito dello Stato, ma anche del settore privato, trattare tutte le componenti della popolazione con giustizia e parità di diritti e doveri, e promuovere lo sviluppo economico non in ragione dei guadagni di pochi, ma della dignità di ciascun lavoratore”. “Il nome di questo grande Paese continui a essere sinonimo di armonia e di pace”, l’auspicio del Papa per il Kazakhstan, “crocevia di rilevanti snodi geopolitici” e dunque in grado di rivestire “un ruolo fondamentale nell’attenuare le conflittualità”.