“I minori migranti vengono sistematicamente maltrattati dai trafficanti di esseri umani, dagli agenti di polizia e da altri adulti mentre viaggiano attraverso i Balcani verso l’Europa e la maggior parte è testimone o subisce abusi sessuali”. È quanto emerge dal rapporto “Ovunque andiamo, qualcuno ci fa del male”, pubblicato oggi da Save the Children. I minori costituiscono circa un terzo di tutti i rifugiati e migranti che arrivano in Europa. Una percentuale significativa di questi minori in fuga da conflitti e insicurezze nei Paesi dell’Asia meridionale, centrale e occidentale, arriva attraverso la rotta dei Balcani, che insieme alla rotta del Mediterraneo orientale va verso l’Europa occidentale e settentrionale. I Paesi sulla rotta balcanica, tra cui Grecia, Bulgaria e Croazia sono visti principalmente come Paesi di transito dai rifugiati e dai migranti, che cercano di proseguire il loro cammino verso i Paesi dell’Europa occidentale. Il rapporto, basato su una ricerca condotta in Bosnia ed Erzegovina e in Serbia, rivela una grave mancanza di protezione per i minori migranti in diversi territori dell’Ue, che denunciano come la violenza sia parte integrante e quasi inevitabile della loro esperienza migratoria. Circa uno su tre dei bambini e adolescenti contattati per la ricerca in Bosnia, Erzegovina e Serbia, crede che nessuno possa aiutarli nel loro viaggio e alcuni pensano di non essere più in grado di aiutare se stessi. I minori coinvolti nella ricerca hanno affermato di aver dovuto viaggiare in auto sovraccariche, di avere dormito nei boschi a rischio di attacchi di animali selvatici e di essere stati costretti a stare accovacciati sotto le minacce continue di abusi. Secondo il rapporto, i minori migranti corrono un enorme rischio di violenza sessuale, soprattutto coloro che viaggiano da soli sono particolarmente vulnerabili. Quasi due terzi dei minori intervistati hanno elencato uno o più episodi in cui hanno riconosciuto o assistito ad abusi sessuali su un minore.