“Durante il Congresso, si riuniranno allo stesso tavolo leader religiosi, comprese quelle denominazioni che in passato hanno avuto una complicata storia di relazioni. Pertanto, i leader spirituali dimostrano di poter svolgere un ruolo ed essere modello di buona volontà, capace di superare qualsiasi differenza. Questa è la missione principale del Congresso”. Così in una nota Nazym Zhangazinova, rappresentante ufficiale del VII Congresso dei Leader delle Religioni Mondiali e Tradizionali presenta l’incontro che prenderà il via ufficiale domani alle 10 (ora locale), con un minuto di silenzio, presso il Palazzo dell’Indipendenza a Nur Sultan, capitale del Kazakistan. Il presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev terrà un discorso di benvenuto. Intanto gli organizzatori fanno sapere che è tutto pronto e che i preparativi sono conclusi. Nella lista dei partecipanti spiccano i nomi di Papa Francesco, dello Sheikh Muhammad Ahmad At-Tayeb, Grand Imam di Al-Azhar, di Rav David Lau e Rav Yitzhak Yosef , i rabbini capo ashkenazita e sefardita d’Israele e di Sua Beatitudine il Patriarca di Gerusalemme e di tutta la Palestina Teofilo III. Ai lavori del Congresso parteciperà anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Hanno raggiunto in queste ore Nur Sultan oltre 100 delegazioni da 50 paesi del mondo, rappresentanti dell’islam, del cristianesimo e del giudaismo nonché buddisti, induisti, taoisti, zoroastriani, shintoisti. Il tema principale del VII Congresso è “Il ruolo dei leader delle religioni mondiali e tradizionali nello sviluppo spirituale e sociale dell’umanità nel periodo post-pandemia”. Nel comunicato, Nazym Zhangazinova sottolinea come il Congresso si svolge “sullo sfondo di tensioni geopolitiche senza precedenti e dell’aumento dei conflitti in tutto il mondo. In questa situazione, gli sforzi del nostro Paese sono volti a rafforzare il dialogo pacifico e la politica di apertura”. In questo modo, il Kazakistan intende presentarsi al mondo come “paese pacificatore”.
Al termine del Congresso, i leader religiosi adotteranno una Dichiarazione, il cui contenuto – si legge nel comunicato – “rifletterà la visione dei problemi attuali del nostro tempo, le possibili vie per risolverli, nonché le intenzioni dei leader delle religioni mondiali, il loro appello alla comunità internazionale”. La Dichiarazione sarà consegnata come documento ufficiale alla 77a sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Intanto con un twitt, al-Azhar fa sapere che è arrivato ieri a Nur Sultan con un volo dal Cairo, anche il grande imam, lo sceicco Ahmed El-Tayeb, che venerdì 16 settembre terrà un sermone nella Grande Moschea di Nur-Sultan.