Le associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, Agesc, Cdo Opere educative-Foe, Cnos Scuola, Ciofs scuola, Faes, Fidae, Fism, Fondazione Gesuiti Educazione, facenti parte di Agorà della parità, in vista delle prossime elezioni politiche chiedono alle forze politiche di impegnarsi affinché, nel corso della prossima legislatura, siano intraprese iniziative legislative atte a favorire la libertà di scelta educativa e, in generale, migliorare le possibilità di accesso alla professione insegnante per i giovani che vi aspirano.
“Come stabilito dalla legge 62/2000 – si legge nell’appello –, il nostro sistema nazionale di istruzione è costituito dalle scuole pubbliche statali e dalle scuole pubbliche paritarie gestite dai privati e dagli enti locali, al fine di garantire la libertà di scelta educativa in un contesto di pluralismo scolastico ispirato ai principi della Costituzione italiana e del diritto europeo”. “In tutti i paesi europei, ad eccezione dell’Italia e della Grecia, è assicurato, con modalità diverse, alla scuola non statale un sostegno economico pubblico che permette alle famiglie di esercitare la scelta della scuola a parità di condizioni. Le statistiche internazionali documentano come i sistemi scolastici realmente paritari raggiungono complessivamente risultati formativi migliori”, prosegue il documento.
In Italia il costo della scuola paritaria è a carico delle famiglie che la scelgono, che ne sostengono i costi, quasi integralmente nella scuola secondaria di primo e secondo grado e al 70-80% nelle scuole dell’infanzia e primarie. Questa condizione, osservano le associazioni, “rappresenta un ostacolo rilevantissimo all’esercizio della libera scelta educativa, oltre che una grave discriminazione nei confronti di quei cittadini che, scegliendo la scuola paritaria, si trovano a pagare due volte, con le rette e con le tasse, il servizio di istruzione pubblico dei propri figli”. Negli anni recenti “sono stati assunti concreti provvedimenti a favore delle scuole paritarie e delle famiglie ma la possibilità di una piena libertà di scelta educativa è ancora lontana”, conclude l’Agorà chiedendo un impegno delle forze politiche dei diversi schieramenti per la prossima legislatura su alcuni punti.